una vita di ricerche per valorizzare
la mia mornico
di tarcisio marino caffi
“Mi accingo a scrivere e a parlare delle cose belle del mio paese e mi viene spontaneo dire che il mio paese è bello.
Qualcuno dirà che non ha niente di particolare.
Per me è bello perchè ci sono nato, ci sono cresciuto, perché ho parenti ed amici cari,
perché conosco come pochi le vicende liete e meno liete del suo passato e del suo presente.
Non dico che è il paese più bello del mondo, ma semplicemente che è un paese bello, come ce ne sono tanti altri…”
al mio papÀ
CHE LA TUA RISATA E I TUOI INSEGNAMENTI POSSANO RIMANERE VIVIDI NELLE MENTI DI CHI HA AVUTO LA FORTUNA DI CONOSCERTI.
Ci sono tante davvero tante cose che nel corso della vita mi ha trasmesso mio papa’: il rispetto per le persone, il senso civico, l’umilta’, l’etica per il lavoro, la passione per le piccole cose; ma una piu’ di tutte mi ha sempre colpita: la condivisione del sapere. Certo per lui era semplice, ha speso una vita a insegnare a scuola, a fare ricerche e pubblicazioni sulla sua tanta amata Mornico.
Questa pagina web ha appunto lo scopo di condividere le sue ricerche affinche’ possano , usando le sue parole, “ valorizzare il nostro patrimonio artistico e farlo conoscere a tutti i cittadini che possono sentirsi orgogliosi di appartenere a un piccolo paese, ma ricco di storia, di cultura e di arte”.
Drusilla
gli ultimi scritti
DISCIPULI MEI
“…Quando una persona conosce una lingua, inavvertitamente tende a dimostrarlo agli altri.
Io ho studiato il latino e nella memoria mi sono rimaste alcune citazioni latine e, se mi capita, ne faccio sfoggio.
Il titolo di questi appunti “Discipuli mei” significa “i miei scolari”. Sono ricordi di gioventù quando insegnavo ai bambini “ a leggere, a scrivere e a far di conto” come si diceva un a volta….”
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COME VORREI MORNICO
“..Devo dire innanzitutto che il mio paese, Mornico, mi piace già così com’è, soprattutto perché ci sono nato e ci vivo, perché ha una sua storia con tanti personaggi, che si sono distinti migliorando di continuo le condizioni di vita della povera gente…”
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le cose belle di mornico
“…Ma il bello cosa è?
Direi subito quello che mi piace. Poi rifletto: quello che per me è bello, per altri non lo è. Il mio concetto di bello è personale, non è un concetto di bello universale, valido per tutti. Il mio bello è un bello soggettivo, che piace alla vista, ma il bello oggettivo deve suscitare emozioni, sentimenti, trasmettere, oltre il piacere della vista, anche quello dell’intelletto, un piacere che deve restare uguale per tutti, seppure con maggiore o minore intensità..”
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lo ricordano cosi’…
“…Il nostro caro maestro (parola che viene spontaneo associare al suo nome) Marino Caffi lascia infatti dietro di sé ricordi che saranno duraturi, perché molto ha operato per il bene comune; e non vi è dubbio che le opere che ha creato, le istituzioni che ha animato e i pensieri che ha dato al mondo continueranno a vivere e a fermentare in mezzo a noi.
Oltre ad aver formato generazioni di mornicesi con il suo mestiere di insegnante (attività già di per sé di inestimabile valore), Marino Caffi ha svolto un’opera che, se possibile, è ancor più preziosa: ha “costruito” e “donato” una storia a Mornico…” (Il sindaco)
” Un paese vuol dire non essere soli,
sapere che nella gente, nelle piante, nella terra,
c’è qualcosa di tuo,
che, anche quando non ci sei, resta
ad aspettarti.”
(da ” La luna e i falò” di Cesare Pavese)